Chi ha detto che una casa è solo quattro mura e un tetto? A volte, una casa è molto di più: è una tappa di passaggio, un luogo dove rimettere insieme i pezzi, dove fermarsi a prendere fiato prima di ripartire. È proprio questo il cuore del progetto Una casa per l’autonomia, che prende vita nel quartiere Gratosoglio di Milano, in via Costantino Baroni 130.

Il progetto nasce con un obiettivo semplice quanto ambizioso: accompagnare persone titolari di protezione internazionale in uscita dal progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) verso una vera e propria autonomia, lavorativa, abitativa e personale. Dare una possibilità concreta di costruirsi una vita stabile.

Il Balzo, dal 2022, gestisce un progetto SAI a Rozzano, ospitato a Casa di Betania il nostro centro che accoglie percorse migranti, rifugiate e richiedenti asilo. Una delle sfide maggiori che affrontiamo quotidianamente

L’appartamento Aler in cui si svolge il progetto è oggi abitato da quattro persone adulte, tutte uscite da percorsi di accoglienza e pronte a intraprendere la loro strada, con un lavoro e nuove competenze linguistiche e relazionali.

Vivere in questa casa significa avere il tempo e lo spazio per fare un passo alla volta, con il supporto di professionisti della cooperativa Il Balzo che seguono da vicino ogni persona. Per un periodo di 18 mesi, è possibile per i beneficiari del progetto continuare a costruire la propria autonomia, con il supporto degli operatori e supportati da un canone di affitto sostenibile. Questo garantisce alla persona di potersi inserire gradualmente nel contesto abitativo cittadino, facendo esperienza della vita del territorio.

Non è solo un tetto sulla testa: è un’opportunità. Con Una Casa per l’Autonomia si lavora su progetti personalizzati di autonomia, si rafforzano competenze, si costruiscono connessioni con il quartiere e con la città. Tutto questo grazie anche al pagamento di un canone equo, che aiuta i partecipanti a sperimentare una gestione responsabile delle risorse, come in qualsiasi altra casa “vera”.

Gratosoglio, quartiere storico della periferia sud di Milano, fa da sfondo a questa esperienza. E non è un caso. Qui la storia dell’edilizia popolare incontra quella dell’accoglienza e della convivenza. Il progetto vuole coinvolgere il territorio, le persone, le associazioni, i negozianti, le scuole… per costruire l’autonomia insieme.

Ecco perché sono previsti momenti di formazione collettiva, eventi di quartiere, attività aperte anche ad altri cittadini, occasioni per conoscersi e scoprire che, alla fine, i sogni sono spesso gli stessi: lavorare, avere una casa, stare bene.

Come funziona il progetto?

Il progetto si articola in tre grandi azioni:

  • Coordinamento tra enti partner, per monitorare il percorso delle persone ospitate e lavorare in rete.

  • Accompagnamento individuale, con percorsi su misura che vanno dalla ricerca lavoro alla gestione delle finanze, passando per l’orientamento abitativo.

  • Accompagnamento collettivo, con laboratori, momenti di formazione e condivisione, eventi, e incontri con il territorio.

Un vero e proprio gomitolo di relazioni, idee, esperienze e opportunità che si intrecciano per creare nuovi percorsi di cittadinanza attiva.

Il progetto dura 24 mesi, con due diversi gruppi di inquilini che si alterneranno nell’appartamento, con percorsi abitativi della durata massima di 18 mesi. Ma l’obiettivo è generare un cambiamento duraturo, che coinvolga non solo i beneficiari diretti, ma l’intera comunità.

Per questo ci rivolgiamo a tutta la comunità, cittadini e cittadine, associazioni, agenzie immobiliari e aziende: perché da queste esperienze possono nascere nuove pratiche, nuove reti, e magari un modo diverso di guardare all’integrazione, non più come una sfida, ma come un’opportunità condivisa.


📌 Se vuoi saperne di più, partecipare, dare una mano o semplicemente conoscere meglio questo progetto, contattaci! La casa dell’autonomia è aperta alla comunità. Per costruire insieme un quartiere solidale. 💬

scrivici a info@ilbalzo.com!

o chiamaci al numero 02 57505264

Scrivici su WhatsApp
Invia